Luciano Ligabue: testo “Piccola città eterna” – Gennaio 1993


TESTO CANZONE: PICCOLA CITTÀ ETERNA
 LUCIANO LIGABUE – ALBUM “SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVIVENTI” – GENNAIO 1993
PICCOLA CITTÀ ETERNA

Regina ha quattro amanti e due o tremila nomi
e neanche un uomo che la porti fuori un po’
ma, intanto, tiene il letto pronto e il frigo pieno
e ride in faccia alle comari che mugugnano

Ramengo con la luna piena va sui tetti
dice che è per sentirsi più vicini a Dio
balla su case di prudenza e conti fatti
chissà perché la sua canzone sembra un miagolio

Gente persa in una
piccola città eterna
piccola città testarda
piccola città con gli occhi chiusi a metà
piccola città che cerchi in giro
e spesso ciò che cerchi è qua
c’è chi l’ama, chi la odia e lei rimane piccola

Colera sottobraccio ha un pacco da sei birre
ed il diritto di sedersi dove può
a dar la nanna, un po’ ad un altro brutto giorno
se se la prende bene fischia e te ne offre un po’

Gente immersa in una
piccola città già vista
piccola città che insiste
piccola città con gli occhi aperti a metà
piccola città che, sana o no, un’anima però ce l’ha
se ripassate fra cent’anni ci trovate sempre qua

E Radio Flit ancora spruzza il suo veleno
fatto da chi non riesce a farsi i cazzi suoi
c’è chi la spegne e chi si sintonizza bene
o sei uno di loro o sei quello che tu vuoi

Gente sparsa in una
piccola città eterna
piccola città testarda
piccola città
che chi si muove di qua?

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