Luciano Ligabue: testo “Figlio d’un cane” – Album “Ligabue” – Maggio 1990


TESTO CANZONE: FIGLIO D’UN CANE
 LUCIANO LIGABUE – ALBUM “LIGABUE” – MAGGIO 1990
FIGLIO D’UN CANE

Abituato a morso e fuga
mi sporco di fango, catrame e di ruggine
L’istinto mi spinge a un sole che mi asciuga
a un metro dalla grandine
Coccolato qualche volta
da qualche signora che altro animale non ha
Chiusa l’ennesima porta c’è la strada
e lei che dentro chiamerà

E fra un po’ si torna in calore e lo sai
che per qualcuno è comodo
C’è una cuccia un osso e un padrone per noi

Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio di cinque minuti
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio d’un equivoco
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio di d’amplessi rubati
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio d’un preservativo rotto

E allora ululo ed alzo il bicchiere
fra sassi, scarponi e bestemmie che tirano
ed ululare è un sollievo e un piacere
che almeno do fastidio un po’
E ogni tanto ciotole piene che poi
non brontoli lo stomaco
briciole ed avanzi di ieri per noi

Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio di cinque minuti
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio di d’un equivoco
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio di d’amplessi rubati
Identità : figlio di un cane figlio di un cane figlio d’un preservativo rotto

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