Luciano Ligabue: testo “Dove fermano i treni” – Gennaio 1993


TESTO CANZONE: DOVE FERMANO I TRENI
 LUCIANO LIGABUE – ALBUM “SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVIVENTI” – GENNAIO 1993
DOVE FERMANO I TRENI

Binario tre
un rapido
con destinazione: andar via
per quelli che ci credono
che spostarsi li salvi e comunque sia
Due militari sulla panchina
voglia di donna, voglia di casa, voglia ora
Il fante di spade fa l’occhiolino,
vive nei cessi, spesso le ha prese e tante e ancora

Dove fermano i treni
parte un po’ di vita da
dove fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà

Chi parte e chi arriva e
chi viene lì solo a guardare
Protagonisti anonimi
si ma interpretazione reale
Un vagabondo nel suo cappotto
brucia il giornale usato per letto e fischia la Carmen
Uno nervoso in sala d’aspetto
è lì da giorni senza biglietto, piange e dorme

Dove fermano i treni
parte un po’ di vita da
dove fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà

La cameriera del bar che, ogni tanto, ammira
un panorama di Cuba su una cartolina
poi asciuga il bicchiere ed il naso e sospira
Un juke-box rovinato, buono da buttare
suona sempre una vecchia canzone d’amore
per un tipo con tanta moneta
e qualcosa da ricordare
Poi c’è quella che, prima, chiede se hai da fumare
e poi ti chiede se hai voglia di fare l’amore
ed in fine ti prega di darle qualcosa che sta male
E sul vecchio cartello di bitter Campari
su colonne, vetrine ed ancora sui muri
passi, metti la firma ed infine vai fuori

Parte un po’ di vita da
dove fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà

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