Luciano Ligabue: testo “Bar Mario” – Album “Ligabue” – Maggio 1990


TESTO CANZONE: BAR MARIO
 LUCIANO LIGABUE – ALBUM “LIGABUE” – MAGGIO 1990
BAR MARIO

Il buio arriva ma non è troppo spietato
c’è qualche stella: è come un disegno spezzato
qualche lampione, piccolo lume isolato e freddo e perduto

Le strade vuote, non c’è neanche il classico cane
ha vinto ancora signora televisione
signora o troia? agita il culo sembra con intenzione

Il commendatore gioca la carta sbagliata
il suo compagno proprio non l’ha digerita
però sta zitto tanto con lui non si vince mai una partita

Bistecca intanto, urla per una primiera
e sul suo letto si sta ballando un bolero
sua moglie brucia di febbre di vita e si sta facendo le cure

La guardia si fa un caffè e poi se ne va

Mario da un colpo di straccio al banco del bar
Mario da un colpo di straccio al banco del bar
Mario da un colpo di straccio al banco del bar

In quattro stanno sfasciando il biliardino
fra lui e loro fanno un po’ troppo casino
si alza il grosso che dice : “Muti!” e poi tira via le palline

Il cavaliere torna dalla cavalcata
saluta Mario che dice : “Be’, com’è andata?”
lui con le dita fa un numero esagerato proprio impossibile

Dice “Dammene una e segnamela”

Mario sputa e tira fuori i conti del bar
Mario impreca e tira fuori i conti del bar
Mario sbuffa e tira fuori i conti del bar

Il gatto segna il territorio a suo modo
che sia ben chiaro a qualsiasi altro felino
a meno che non sia un bestione violento ed assassino

Si sente un tuono ma è solo rombo che passa
lo stereo a balla : cento watt buoni per cassa
il grosso gli urla dove andare e poi gli fa anche la mossa

Tanto rombo domani ripasserà

Mario manda tutti a nanna e poi chiude il bar
Mario manda tutti a nanna e poi chiude il bar
Mario manda tutti a nanna e poi chiude il bar

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