Luciano Ligabue: testo “Ancora in piedi” – Gennaio 1993


TESTO CANZONE: ANCORA IN PIEDI
 LUCIANO LIGABUE – ALBUM “SOPRAVVISSUTI E SOPRAVVIVENTI” – GENNAIO 1993
ANCORA IN PIEDI

Sopravvissuti a troppi sorrisi
avuti troppe volte senza un perché
Sopravvissuti alle nostre domande
che son grosse, son tante
e spesso ridicole
Sopravvissuti e sopravviventi
così e adesso e qui
Sopravvissuti ai nostri progetti
acqua, sabbia, paletta e castelli così

Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so…

Sopravvissuti ai nostri pensieri
a consigli, sbadigli, falsi sensi unici
Sopravvissuti alle voci gridate
come ai troppi silenzi, come ai mormorii
Sopravvissuti e sopravviventi
ma chi? E che ne so…
Sopravvissuti ai sensi di colpa:
c’è chi può e non ascolta e, cazzo,
c’è chi non può

Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so…

È un mare pieno di zattere
è un mare pieno di salvagenti
è un mare con qualche isola

Sopravvissuti a vecchi e nuovi dolori
che aspettiamo i vaccini, nel frattempo chissà
Sopravvissuti a tutto questo letame
quanti bagni e profumi e mascherine antigas
Sopravvissuti e sopravviventi
un po’ giù, un po’ su, un po’ giù
Sopravvissuti ai ‘60 ai ‘70
e gli ‘80 finiranno mai più?

Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
Persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora che ne so…

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