Luciano Ligabue: libro “Una vita da Mediano. Ligabue si racconta” di Riccardo Bertoncelli


LUCIANO LIGABUE – UNA VITA DA MEDIANO. LIGABUE SI RACCONTA – DI RICCARDO BERTOCELLI
I LIBRI DEDICATI A LUCIANO LIGABUE
LUCIANO LIGABUE – UNA VITA DA MEDIANO. LIGABUE SI RACCONTA – DI RICCARDO BERTOCELLI

Scritto da : Riccardo Bertoncelli
Edito da : Giunti
Pagine: 179
Anno di uscita: 1992
EAN: 9788809013858

Nel panorama della canzone d’autore italiana degli ultimi decenni, l’importanza del linguaggio come elemento in grado di influire sul successo di un cantante è un dato facilmente dimostrabile. Dai cosiddetti “cantautori” degli anni Settanta fino a Vasco Rossi, l’aspetto linguistico ed espressivo dei testi è oggettivamente prevalente su quello musicale nella determinazione della “poetica” e dello stile di una rockstar italiana. Erede e fortunato continuatore di questa linea è, oggi, Luciano Ligabue. Si può parlare di uno “stile Ligabue”, unico e riconoscibilissimo, frutto non di scelte casuali ma di una voluta intenzione di scrittura e di espressione? Il primo saggio di analisi linguistica dello “stile Ligabue”. Gli usi, le formule stilistiche, le modalità espressive del rocker di Correggio. La risposta di questo libro – il primo che affronta la produzione del cantante emiliano con gli strumenti dell’analisi linguistica normalmente utilizzati per i testi letterari – è decisamente sì. La tesi è che il linguaggio di Ligabue ricorda a chi lo ascolta per la prima volta la lingua adottata da persone impegnate in conversazioni orali informali. Il parlato del cantautore di Correggio è contraddistinto dall’uso di parole dialettali e gergali e di modi di dire particolari, nonché di vocaboli stranieri; dall’espressione di determinati concetti con una terminologia propria di un mondo prettamente giovanile; dall’adozione di una serie di elementi stilistici propri del linguaggio parlato. Tutto questo consente un’immediata attribuzione di un testo a Ligabue, ne costituisce una sorta di “documento di riconoscimento”. Se è vero, come afferma Alberto A. Sobrero, che la canzone è oggi «l’unico canale che genera una qualche “attesa di poesia” da parte dei giovani», bisognerà cominciare a considerare i testi delle canzoni d’autore – al di là della “vexata quaestio” se siano vera poesia o meno – come un genuino esempio di letteratura contemporanea. Nessuno, forse, come Ligabue oggi può aiutarci, con le sue “parole in musica” che sono anche “parole nella società”, a comprendere la piena e sempre vitale mutevolezza sociale della lingua italiana.

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